Sono un uomo di provincia con delle piccole macchie di città. Per questo motivo sono anni che quando mi guardo allo specchio velocemente senza nemmeno badarmi vedo un animale chiazzato, maculato, che cammina sopra la superficie riflettente e penso toh guarda quando abitavo in provincia non mi vedevo così, mi vedevo a tinta unita, come una maglia blu col girocollo. O col colletto, 'na polo semplice. Da quando invece sono andato in città mi vedo come un animale tipo un ghepardo, un cane, una zebra. Più passano i giorni più le macchie aumentano per via della città e sopra la maglietta a tinta unita compaiono come dei foruncoli di colore che si mangiano il colore vecchio. Non so di che colore morirò ed è una cosa assai bella. Penso comunque il blu notte o una sorta di verde meticciato come quello del pesto genovese in barattolo. Ma non sono qui per parlare delle mie idiosincrasie. Devo rispondere al signor M, e parlare del mio rapporto colle schede elett...
Un genio, il vero cervello della coppia (pare che, quando sul set domandavano qualcosa a Hardy, lui rispondesse sempre: "Chiedete a Stan, è lui che decide").
RispondiEliminaChaplin rappresenta il lato poetico, e vabbè, ma loro sono la pura arte dei tempi comici, la geometria della gag, l'algebra delle mosse e contromosse.
Ecco, quel che avevo da dire l'ho già detto qui:
http://ruminazioni.blogspot.it/2010/06/dalla-parte-di-stan.html
Grazie Sergio, vado a leggerti.
EliminaAdoravo Stanlio e Ollio. :-)
RispondiEliminaSì, in effetti è vero, la mente era lui. Un vero genio.
era soprattutto la maschera
RispondiEliminaStenliooooooooooo, oooooohhhhh, ooooooohhhh, oooooohhh ...
RispondiEliminadevo essere l'unica al mondo che li chiamava "Ollio e Stanlio", da piccola, ed ancora oggi quando li nomino devo pensarci su quell'attimo... comunque li guardavo sempre, troppo divertenti...
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