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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Quanti tipi di oppiacei conosci?

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L'oppio è ormai la religione dei popoli.  (Ennio Flaiano)

Il sacro e il profano (e la manifattura)

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I giovani dolori di Nicolai Vlaseic il pavido, dal tomo primo. (Romanzo tratto da una telenovela vera)

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Il matrimonio di Malevich   In un posto vicino ad un fiume russo (e rosso, di un roscio caldo direi) nasceva tanti tanti anni fa Nicolai Vlaseic. Era andato in guerra, povero Nicolai, ma ne aveva conservato un ricordo come di dispensa per biscotti, come di un tanfo di conserve alimentari,  perché in realtà non era lui ad essere andato in guerra ma la guerra ad andare da lui che era piccino così... poco più grande di un topo... insomma la guerra lui non l'aveva fatta come combattente, colla divisa, il fuciletto lungo ecc... però gli era passata indosso con le bombe, i bombardamenti e i nascondigli sotto. Una guerra che nessuno come sempre capiva ma che doveva pur portare qualche benefizio concreto, pensava già Nicolai, qualche benefizio che non fosse solo una semplice e poco gratificante ripittura delle nuove frontiere.   Qualcuno più saggio di noi ha voluto vedere già in questi precoci quesiti alcune lucciole del pragmatismo (se non dell'opportunismo affaristico) c

Bukowski famigliare

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Una delle più belle creazioni di Bukowki è stato il Bukowski famigliare, un personaggio avanti cogli anni, disilluso, ironicamente distaccato e disinteressato, alle prese con una inedita fortuna economica scaturita dal suo lavoro di scrittore, una (terza) moglie premurosa e giovane, una bella villetta da sogno americano, i giornalisti, i fan, una jacuzzi dove sguazzare, alcuni gatti, le corse all'ippodromo la mattina, la mercedes nera, il computer nuovo la sera su cui sferragliare le poesie di  Last Night of the Earth Poems e di Bone Palace Ballet , gli ultimi romanzi, gli ultimi racconti e il diario di bordo (bellissimo) Il capitano è fuori a pranzo .  Non solo.  Il Bukowski famigliare non è solo una grande invenzione biologico-letteraria, è anche una grande capriola in avanti da un punto di vista stilistico: mai come in quell'ultima produzione Bukowski scrive così bene, una prosa ironica, sferzante, romantica, disincantata, lineare, senza una goccia di profumo in più, s

RASSEGNA LA STAMPA (mensile di disinformazione elastica pilates)

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La vestizione della Realtà Ve la butto lì... Sto pensando di fare un mensile a cadenza annuale con tiratura settimanale che esce ogni cinque minuti, specialmente quasi ogni mattina al posto di Uno Mattina, dove si mette a ferro e cuoco l'unione stampa Italia e Sardegna, così da costringerla a rassegnarsi, e dare le dimissioni per sempre almeno, e ridonarci una forma più perfetta e ominide di ignoranza dei fatti: quella total-body. Si parte dalla campagna dell'anno scorso che ha riscosso un imbecille successo ma che aveva come slogan: Ama la tua ignoranza come te stesso, almeno è una cosa tua. Non lasciare che te la informino colla loro ignoranza che non sai manco di chi è e perché... scusa... lo sapevi che l'ignoranza è fatta apposta per salvarti? Non essere ignorante di queste cose. Ignorati! Quest'anno ci sarà uno stand con scritto   Laureato laureando? Magari fosse così facile combattere! l'Università è una bugia con un foglio di carta e un rettore

Buon Bloomsday a tutti!

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J. L. Borges e la letteratura impegnata

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Ho tentato, non so con quale fortuna, di comporre dei racconti lineari. Non oso affermare che siano semplici; non c'è sulla terra una sola pagina, una sola parola, che lo sia, poiché tutte quante postulano l'universo, il cui più noto attributo è la complessità. Soltanto, voglio chiarire che non sono, né sono mai stato, ciò che in altri tempi si chiamava un favolista o un predicatore di parabole e oggi uno scrittore impegnato. Non aspiro ad essere Esopo.   I miei racconti, come quelli delle Mille e una notte, vogliono distrarre o commuovere, non persuadere. Questa intenzione non significa che io mi richiuda, secondo l'immagine salomonica, in una torre d'avorio. Le mie opinioni in materia politica sono abbastanza note; mi sono iscritto al partito conservatore, il che è una forma di scetticismo, e nessuno mi ha mai chiamato comunista, nazionalista, antisemita, partigiano di questo bandito o di quel tiranno. Credo che un giorno meriteremo che non ci siano governi. Non h

Un consiglio di Massimo Troisi agli scrittori impegnati a piagnere sempre

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Delle volte mi chiedo se Bob Saviano abbia mai visto un film di Troisi... cioè Saviano sta sempre là, sempre cupo, serio, lacrimevole, televisivamente doloroso, narrativamente torvo, giornalisticamente nullo, sempre impaurito...  sc paventato...  sc paventoso... chissà davvero, non scherzo, se ha mai visto un film di Troisi, eppure sarebbero anche corregionali.  Solo che mi sembra che non l'ha visto mai, ne sono quasi certo, me lo sento... sarà che è troppo impegnato a studiare... idem gli altri amici suoi   scrittori naturalisti. Studiano troppo.  Spero che magari se passano di qua tutti quanti, si trovano un video, se lo guardano. Lo dico per loro...  

Giorgio Manganelli e Maurizio Milani in un romanzo a quattro mani sui guardiani dei gabinetti pubblici

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  da Centuria, cento piccoli romanzi fiume, Giorgio Manganelli: Ottanta Quando venne nominato guardiano dei gabinetti pubblici, egli provò dapprima una certa umiliazione; e certamente il suo compito era ed è umile. Doveva pulire le maioliche, asciugare l'acqua, porgere la carta a chi ne faceva richiesta, aprire ai clienti esigenti il gabinetto col bidet. Nella scala sociale della società in cui vive, egli era ed è ad un gradino assai basso, assai più dello spazzino che lavora all'aperto; egli infatti sta nei gabinetti molte ore al giorno, e non vede mai il sole, giacché i gabinetti sono sotterranei, e sono aperti dal mattino alla sera. Il suo gabinetto è solamente maschile, e se ne rallegra, giacché è un carattere timido e sarebbe assai imbarazzato ad aprire un gabinetto ad una signora. L'ambiente in cui lavora è umido, sempre tiepido, d'una temperatura che non varia molto da stagione a stagione; il servizio non è perfetto, perché spesso manca l'acqua, o uno

Di Bolaño

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Fra tutte le grandi qualità artistiche dello scrittore Bolaño , io, sopra a tutto, apprezzo la sua incantevole, dinamitica intelligenza. Da cui, credo, scaturisce molto moltissimo del suo meraviglioso pianeta letterario.