Il drammatico sociale Chezzo Zalone


Checco Zalone dice ai nastri di Tv Sorrisi e Canzoni:
"Per il mio show ho chiesto che non si andasse oltre i 40 euro. Vedo colleghi che ne chiedono 80 per i loro spettacoli. È troppo, sono pazzi. Con questa crisi, lo giudico quasi immorale".


Io non ci spenderei nemmeno una nocciolina per vedere Zalone (né il celebre cerebrale Daniele Luttazzi) che ad ogni maniera è sempre presente in televisione, Zalone dico, e quindi può permettersi biglietti a basso prezzo, mentre i veri comici dalla tv sono stati randellati ad uno a uno e bruciati morti. Tante ciacciarie pubblicitarie non possono permettersele, inutile a dire, tanto più che i costi per fare uno spettacolo buono sono molti. 
Resta che bisognerebbe vedere chi sono questi colleghi, se sono i vari Maurizio Crozza, Dario Vergassola... i suoi omologhi inutili. 
Avrebbe dovuto specificare a che coorte si riferiva. 
Io per vedere Corrado Guzzanti, Antonio  Rezza ed altri scavezzacollo umorali spenderei ancora più di ottanta euro, cifra irrisoria per la ricerca e lo sfiancamento che questi muli si devono mettere sulla groppa. 
Come diceva Carmelo Bene: "dovrebbero pagare colla vita". 
Forse sarebbe giustamente troppo.  
Per Zalone, certo, quaranta euro sono tanti. Si sfiora l'immorale, come aman dire questi che non si sobbarcano nulla, men che meno gli sforzi del lavoro creativo.

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