Kundera minore



Commenti

  1. E il maggiore?
    A me piacque L'immortalità. I romanzi-saggi sono una buona idea. Senza esagerare.

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  2. Concordo che ci sia un po' di sopravvalutazione...
    questi racconti però sono molto belli e "minore" non sta per inferiore ma per "minoritario".
    penso che il Kundera maggiore, o il maggiore Kundera, sia nel suo romanzo clou che tutti conoscono a menadito e che è un buon romanzo.

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  3. Quand'ero milaniano, e per un tot lo fui, mi ritrovai a leggere Lo scherzo anche sotto la doccia o in pedalò; e ancor'oggi lo rileggo, al cesso più d'ogni altrove, Lo scherzo.
    Passato di qua, mi son sempre suggestionato si sia poi addolcito, rabbonito, el Kun.


    ilMatt., perentorio!

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    1. fai bene Matt
      io al cesso e in metro (o si scrive metrò?)
      ho fatto le mie letture migliori.
      poi ho smesso,

      ma solo
      di andare
      al cesso

      e già che c'ero sono diventato
      macchinista.
      o
      mattinista?

      mbò?

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  4. Guarda, din, in quest'era balordissima, al gaby netto mi dedico solo ed escl. al Chisciotte, stampato su carta igienica (ça va sans dire).
    Per *classici* (che phykata le stelline alla fm! ;) stronzi.

    Però, imho, dovresti tenere amment' che l'underground (sedicente) è 'o cess anzichéno... (trad.: leggere in metro e come cacare in un bagno turco :D)

    ilMatt., plop

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    1. noooo
      io in metro ci ho letto pure Il farmaco... ma ultimamente ci vedo Uomini e Donne la replica serale (mi immedesimo sempre in Gianni Esperti o in Tina la nonna di Dina, mia sorella)...
      ci guardo anche le partite di palla a cane stro (nella metro turca).
      o le partite di ok su (ghi)aiaccio

      il Din-team

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    2. Urka! Din, misurati la palla quando t'accosti e t'accatasti agli studi inerenti le metro turke... e poi, c't'aggia di', dell'arte iperrealista me ne sfrocoleo. Tu dimentichi di chi sono il nipote!

      ilMattone

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  5. lo so Matt, lo so.
    io sai sui bagni turchi ho una certa esperienza. li montavo (i bagni, turchi) già con mio nonno cap'addetto di carpenteria. fu con lui che per la prima volta volai in turchia a riparare gabinetti elettrici in marmo. eravamo i primi in italia, a non averli.
    da quel dì, da quella pratica cotidia, ho capito finalmente
    che non tutti i buchi escono colla ciambella: i bagni turchi sono uno di questi casi.

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  6. :))
    din, che verità mài velato! 'na figliola mi dicette che profumavo come un turco, làperlà, su due tazze, lo presi per un complimenzz, e invece mi diede del buco sciambellato...

    ilMatt., plop #2

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  7. Lo lessi diversi anni fa e non mi piacque per niente. Ma ricordo che anche la prima volta che lessi L'insostenibile ecc. mi piacque poco, salvo poi ricredermi con una seconda rilettura in cui la mia impressione venne completamente ribaltata.

    Mi domando se apprezzare romanzi (o film) alla seconda occasione dipenda da una nostra evoluzione o solo da un diverso stato d'animo.

    Buona giornata Dinamo. :-)

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  8. credo possa riguardare tanti fattori, direi che solitamente le persone si fanno guidare dallo stato d'animo. più che altro perché un'evoluzione estetica non ce l'hanno tutti (odio cmq parlare in termini così generali).
    una cosa odiosa, che si fa sempre più spesso, è parlare di alcune opere artistiche e non centrare un solo punto cardine di quell'autore. parlare per mettere esclusivamente in risalto sé stessi. è il caso di molti critici letterari d'oggi, non per forza le prime linee. si leggono recensioni dove non si fa nulla per mettere in risalto (quantomeno come tentativo) le peculiarità dell'opera... forse perché non si vedono. poi c'è il ruffianismo pagato ma è un altro discorso...

    un saluto e buondì anche a te, Biancaneve

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