Di Lo Tasso ce n'è solo uno (più poesia inedita)



Intervengo con questa breve e sentita notarella serale per denunziare ai miei pochi lettori quello che sta accadendo nella galassia Mario Lo Tasso da qualche tempo a questa parte. Come tutti sanno, il nostro poeta ha da sempre riscosso grande successo e curiosità nel web e di questo io e la famiglia LT siamo molto felici. Se da una parte però il fenomeno di costume che Mario è diventato genera numerose manifestazioni di simpatia, dall'altra era inevitabile che prima o poi alcune maramalderie arrivassero a lambire la sua sacra icona letteraria: è questo il caso, rifischiatoci da attendibilissimi operatori culturali, della moda che si sta imponendo in luogo centroitalico e oltre di produrre apocrifi poetici a firma MLT o Mario Lo Tasso o Lo Tasso Mario (con inversione) sui muri di numerose città come la natia Campobasso (dove ormai Mario è poeta ufficiale cittadino), Isernia, la Roma popolare quartiere Tiburtina e San Lorenzo, Napoli, Caserta (dove è stata toccata anche la Reggia) e qualche spruzzo a Rancitelli di Pescara - più è in corso d'accertamento una parete ad Alghero interamente dedicata a Mario, dove naturalmente ho inviato un esperto artista del muro per controllare la veridicità dell'apocrifo. 

Io non sono affatto contrario ai murali, capiamoci, né esprimerò mai avversità nei confronti di chi con tanta naturalezza e spirito creativo manifesta in maniera così colorita il suo amore per la poesia sacra di Mario. Ciò che voglio qui far presente al mio pubblico e al pubblico di Mario è un semplice dato di fatto di natura oserei dire filologica: quelle poesie che vedete scritte sui muri o sulle mura delle vostre città non sono in alcun modo pertinenti all'opera di MLT, il cui canzoniere - ricostruito ormai quasi nella sua interezza da DS e Matteo Lo Tasso - è stato divulgato solo in piccolissima parte - quella qui visibile - e non ha avuto nessun altro tipo di diffusione (fatte salve quelle liriche uscite negli anni settanta in ormai più che rare edizioni di circolazione scolastica). Ciò che vi chiediamo, pertanto, è di salutare quei muri con simpatia e come segno di gradimento della poesia lotassica ma di ritenerle dei clamorosi falsi d'autore per quanto attiene alla sfera prettamente filologica della sua poderosa opera (misurabile sui quindici, quindici-diciotto, volumi in quarto). 

Ultima nota, e questa volta dolente, mi tocca riferire attorno ad un fatto accaduto non più di una settimana fa e che molto mi ha dato da pensare. Nella località dove vivo stabilmente da qualche anno e a pochi metri (dico metri!) da casa mia è stato rinvenuto qualche giorno fa un tasso di grosse dimensioni letteralmente stecchito (è in corso un'indagine, davvero seria, per conoscere le vere cause del decesso). La mattina che ho visto questo splendido animale tramortito ai fianchi della strada, ho anche notato la presenza di una pattuglia di carabinieri, e fattomi appresso ai suddetti devo qui registrare, ad onta di quanto si pensi (e penso) di certi birri, che alla presenza del gentilissimo cadaverino, parlare e lagrimar vidi insieme, come disse quell'antico, la carabiniera che ne constatava con una commozione umanissima la morte e che mi toccò perfino di consolare con goffissime pacche sulle spalle in quanto non riusciva a darsi pace di una tale tragedia. Sul momento ravvisai anche, e non mi vergogno a dirlo, come un effluvio di santissime fragranze attorno a quel povero corpo morto; odori e sensazioni che per sventura la mia penna, scema, ora non sa meglio e più direttamente evocare. 
Ora io non voglio farla lunga ma è chiaro che il qui presente (assente) Dinamo Seligneri è assolutamente consapevole del polverone che ha creato anni or sono a diffondere le incendiarie liriche di MLT e ancor più è consapevole di quale scombussolo questo ingegno poetico abbia creato nel mondo delle lettere (molisane e no). Perciò è giocoforza che mentre proseguivo la mia corsa in macchina, l'altra mattina, dopo aver visto il tasso morto in faccia, è giocoforza che mi sia sorto il dubbio che quella vile uccisione sia un avvertimento della mafia culturale molisana e no rivolto a nient'altri che a me (a tanto siete capaci, uomini di "cultura"?). 
E se questa ipotesi, tutt'altro che strampalata, ho scansato per pudore nei confronti di non so quale buonsenso, è altresì naturale, credo io, che mi sia balenato alla mente, di lì a poco, che il tasso morto possa anche essere un avvertimento divino ("lascia stare Mario Lo Tasso!") se non proprio un avvertimento del MLT stesso che mi intima di finirla di trattare di lui che forse nell'ombra volle (e nient'affatto subì) di stare. 

Ebbene, signori, io so di non essere degno del compito che i famigliari mi diedero, ma sappiate che a questi avvertimenti, terreni o divini che siano, io rispondo né più né meno co' nu bell' pernacchio come ben m'insegnò Don Ersilio tanti anni fa, e colla buona pace di tutti rassegnatevi all'idea che NON CI AVRETE MAI COME CI VOLETE VOI! E CHE CONTINUEREMO SENZA NESSUNA PAURA IL NOSTRO LAVORO SUL GRANDE POETA MOLISANO!

MARIO LO TASSO FOREVER!  





I PASTORI DELLE TERRE D'ABRUZZI



Piove cenere
dal mio balcone
e fumo come un'astronave
che si stacca
dalla terra

compagno di balcone
il mio cane di settanta chili
metà pastore abruzzese
metà di un altro
cane che non so
si chiama Sherlock
in onore
di uno sceneggiato
della televisione.

I pastori dalle terre d'Abruzzo
non li ho mai visti
a parte due volte
la prima volta le loro pecore mi accerchiarono la macchina
in una strada di campagna
un'altra si misero
a brucare
dell'erba 
davanti a casa mia
e io feci preparare per i pastori
un caffè
e pane e salsiccia
da mia moglie

Oggi mi viene di urlare

dal balcone
September, come on
ma non è tempo di traduzioni
dannunziane
è tempo di vivere il letargo dei miei sensi
eludere le divine sentinelle
argomentare davanti a Dio
le mie enormi virtù
le squisite nefandezze
l'assoluto assurto a controtema 
contemporaneo
la fine della santa pazienza

E poi basta
non c'è altro
tranne che sono contento
che mia moglie
mi tratta male
lei tratta 
come una pezza
da piedi
solo 
chi 
infinitamente
ama

gli altri
li tratta meglio

ed è bellissimo


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