Oggi sono tornato nel mio pensatoio personale, il casotto (che è anche una specie ormai di confessionale del grande fratello per me). Purtroppo, sarà perché ci sono tornato un po' emozionato, un po' perché ero pieno di tante aspettative dopo il primo colpo che era andato di lusso, alla fine non è andata così bene. Tornando infatti a pensare a Joyce e al suo Ulisse come nella prima puntata, mi sono detto, ma Dinamo, se oggi una persone dotata dello stesso ingegno del vecchio Joyce, un Joyce 2.0 come si dice, volesse riscrivere l'Ulisse sull'asfalto vivo della nostra attualità, un Ulisse di questi anni qua nostri, magari che vive a Dublino dove non sono stato mai, oppure anche sulla costa adriatica picena, o sulle sponde del Mar Nero, quanto gli uscirebbe lungo il libro? E allora, sarà una questione di immaginari collettivi che appaiono sempre più impoveriti, sarà una questione di qualità come dice la canzone, mi sono risposto che lo scartafaccio del nuovo Ulisse sarebb
Ognuno operi diligentemente per la propria salvezza, dice il Buddha.
RispondiEliminaLa salvezza del mondo è legata al perdurare del sole. Tra 5 miliardi di anni la Terra svanirà nel sole divenuto una gigante rossa.
Nel 1500000 D. C, della cultura mondiale non sapranno che farsene. Non sarà mai neanche esistita. Bisognerebbe abituarsi a ragionare per millenni: calma gli animi.
Eppure dobbiamo continuare a lottare per distillare bellezza dall’odio e dalla morte.
Perché dove il potere corrompe non si dà bellezza.
caro Massimo, purtroppo so bene che a quella data, ed anche prima, non ci sarà più un cazzo... lo dici a uno a cui hanno sempre detto "tu non è che non vai bene, ecché non cìai la grinta"... "sarà na malattia, dicevo io".sono abbastanza calmo...infatti.
RispondiEliminaciao Massimo