Un lavoro pulito
Roberto Benigni, Franco Citti e Ninetto Davoli nel Minestrone E' passato un anno da quando mia moglie è morta per colpa mia. La mia educazione mi impone di rispettare almeno l'anno di lutto, prima di quello nessun vedovo può risposarsi, né farsi troppo vedere con altre donne, né parlare fuori dai denti della moglie deceduta. Ora che l'anno è passato ne posso parlare. Io di lavoro faccio il ladro, il ladro, come si vedrà, onesto, e infatti ce la passiamo maluccio, guadagniamo briciole, noi gentiluomini del furtivo che siamo rimasti mezza dozzina in tutta l'Italia. Mia moglie è morta di crepacuore aspettando che questo suo marito le riportasse la pagnotta, rubata, che sempre pagnotta è, si mangia lo stesso. Mia moglie me lo diceva sempre che non mi capiva, ma come, se sei ladro, sei ladro, invece io mi ostinavo ad essere un ladro gentiluomo (la mia passionaccia per le sfumature). Ed è questa mia cavalleria ladronesca che ha portato mia moglie a perdere i nervi...