Il cappotto di Piero Ciampi e altre storie



Che poi uno si compra dei giubbotti o dei cappotti, belli, caldi, lunghi, imbottiti, ci va fino agli outlet giù verso Pescara o dove abitate voi, per pagarli di meno, metti duecento euro di meno, si trovano le offerte, gli stanno pure bene, gli vanno proprio al bacio, ma poi alla fine dai e dai come tutti muore e di quei bei giubbotti là, belli, caldi, lunghi, imbottiti, che gli vanno al bacio, che ne rimane? ne rimane delle foto, tipo in bianco e nero, o a colori sbiaditi, che uno a guardarli dice toh che bel giubbotto c'aveva sto parente mio, come gli cascava a pennello e quest'altro varda qua che roba si metteva addosso e ste foto tutti ammassati all'alfetta mezza marrone-gialla da poliziesco milanese anni settanta a farsi fare le foto la domenica pomeriggio, e poco tempo fa a un mio amico che gli s'è morto uno zio carnale da un anno, che ci era molto legato, si volevano bene e tutto, gli s'è morto all'improvviso in un albergo guarda caso di Livorno, c'era andato per far curare la moglie da uno specialista, che stava male (la moglie no lo specialista), invece è morto lui, alla fine, di crepacuore, e la moglie campa ancora, e mò a un anno dalla disgrazia, sta moglie gli ha detto all'amico mio che gli è il nipote, gli ha fatto li vuoi un paio di giubbotti nuovi di tuo zio, se li sarà messi 'na volta sola, massimo due... so' nuovi... e st'amico mio se li è provati, che fa ci sputi sopra la robba nuova messa na volta massimo due, ma non gli stavano bene, ci ballava dentro, siamo andati a vedere la partita, allora, giocavamo in casa colla sanbenedettese, in serie d, ormai, che ci vuoi fare. Faceva freddo. Abbiamo pareggiato. 1a1. 'Na bella partita. Poi al bar. Faceva un po' più caldo... ma manco tanto.


C'avevo un giubbotto io una volta talmente caldo, l'avevo pagato 'na cifra, se pioveva e faceva freddo fuori che si stava sulle gradinate dello stadio, mi incappucciavo, stretto stretto, era una sensazione assurda ma era una sensazione vera, a stare dentro a quel giubbotto sembrava di stare dentro casa, attaccato al termosifone a guardare dalla finestrella il freddo fuori che faceva... e se ti venivano dei brividi erano dei brividi psicologici diciamo, ché tu stavi là al caldo dentro la tua casa giubbotto e quei poveracci dei calciatori per due soldi correvano in mutande e a maniche corte in mezzo al gelo... ecchissà se me l'avevano mai fatta a me, quand'era, na foto co quel gran giubbotto? mbù... e a vedere quella foto di Piero Ciampi che ho messo quassopra che fa ciao colla mano e col cappello e coll'astuccio della chitarrina che sembra quasi un bravo ragazzo che va al conservatorio, invece era un pazzo scatenato, a vedere sta foto mi viene da chiedermi, che quel cappotto chissà che fine avrà fatto mò dopo tanti anni, così bello, ecche fine avrà potuto fare: sta in una foto! è chiaro, come tutti i cappotti dei morti... come tutti i morti... e ieri sera se non lo sapevate c'era sto speciale su Piero Ciampi, un docu-film c'era scritto, Piero Ciampi, poeta, anarchico, musicista... co' Bobo Rondelli che spiegava, vociava, leggeva, diceva... così scrivevano... e lo davano su Sky Arte Hd, io non avendo né Sky, né Arte, né Hd avevo parlato da qualche giorno co' uno che conosco ché lui Sky, sta tv artistica a pagamento, ce l'ha, se potevo andare a vedere il film là a lui, come si faceva 'na volta che si andava a vedere la televisione nelle case che c'avevano i soldi che s'erano fatti il televisore, e io ho sempre pensato ti immagini che rottura di coglioni quelli che c'avevano sta televisione se tutte le sere t'arrivava un pulmino di gente dentro casa, che non potevi mai startene per cazzi tuoi e c'avevi sempre da vedere la televisione e fare i complimenti (cioè il caffè i biscotti le caramelle) e le cerimonie e le conversazioni e se uno na sera la televisione non la voleva vedere? Io comunque la televisione non la vedo mai, è per questo che non mi metto sky, ché non la vedo mai, manco le partite, ma questo non perché faccio lo snob della televisione, nnè quello, è che non riesco a stare fermo, so' ipernervoso, cammino sempre, avanti e indietro, faccio le vasche dentro casa, quindi mi crea difficoltà a starmene seduto e buono a vedere la televisione, mi mette l'ansia... però penso che se uno abita in condominio, o nelle famose case di ringhiera, su a Milano, quando rientra la sera, che sta a fare le scale, arriva là sul pianerottolo, quando esci dall'ascensore, che senti invece che le voci dei vicini che litigano che si scannano tra di loro, è bello a sentire le voci della televisione, che ti viene da pensare toh che viviamo nello stesso mondo, almeno qualche ora, penso, non lo so, pò esse na cosa rinfrancante... rinfrescante. 

Comunque ieri sera, per finire, mi sono preparato di tutto punto, so' andato da sti amici miei, 'na cuppjicc, come si dice, una coppietta, da poco maritati, che si so' ritrovati a me che volevo vedere Piero Ciampi.... appena so' arrivato hanno cominciato a dirmi ma sto Piero Ciampi chi fusse? io non l'ho sentito mai... ma sì sicur... Piero Ciampi... mah... e tu a spiegare... ma che ti spieghi, spieghi Piero Ciampi? Come fai? Ce l'ha fatta Bobo Rondelli a spiegare Piero Ciampi? Non lo so... non lo so perché è venuto fuori alla fine che sti due m'avevano detto che ce l'avevano Sky Arte Hd invece non ce l'avevano, m'avevano illuso, c'avevano tutto Sky ma Sky Arte Hd no, avoja a farsi avanti e indietro tutti i canali... siamo arrivati a ottomila e qualcosa... ma niente... l'amico mio ha pure chiamato al numero verde, gli hanno detto che sto canale Arte era nuovo, che facevano proprio le riprese in hd, ci voleva proprio da installare non so che cosa, un decoder hd, e che non si poteva vedere Piero Ciampi poeta anarchico musicista... mi dispiace... allora ci siamo messi l'anima in pace, niente Ciampi, vabbò cheddàfa, se non si può vedere... mi pareva brutto però andarmene subito, che me ne facevo conoscere tale e quale che ero andato solo per quello, anche se loro lo sapevano benissimo, perciò per ingannare il tempo, come si dice, abbiamo fatto quattro chiacchiere, come andavano le cose, come non andavano, poi col buon ordine, me ne sono rincamminato a casa pure io, mi so' infilato sto giubbotto, faceva un freddo là fuori quando hanno aperto il portone, che sono entrati i cosiddetti refoli, ma stavolta c'avevo un giubbotto molto diverso da quello che portavo allo stadio e che dicevo prima, un giubbotto che i brividi non erano più psicologici, diciamo, erano veri, che sto giubbotto era floscio, vecchio, liso, consunto che il freddo passava da tutte le parti, non vale niente, e quando so' andato alla macchina, pure che il tragitto era niente in sostanza, mi so' morto di freddo... e pensare che foto, co' sto giubbotto, a dirla tutta, ce ne ho proprio tante da buttare.





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