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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

L'essenza della poesia è la poesia, no i poetanti, anche se la poesia è molto biografica

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da Il grande, poesie 3,  di Charles Bukowski Finito? Ora la critica mi dipinge come  uno che beve champagne  e gira in BMW e ha sposato un'aristocratica  della Filadelfia bene   il che naturalmente mi impedirà di scrivere la mia roba sudicia e corposa. e può darsi che abbiano ragione, potrei cominciare ad assomigliare a loro, e per me sarebbe quasi come morire. vedremo. ma aspettate a seppellirmi. non fate caso se bevo con Sean Penn. limitatevi a misurare le poesie che escono dalla mia tastiera. ascoltate solo quelle. dopo questa lunga lotta non ho intenzione di arrendermi presto. o tardi. o soddisfatto. Nota, mia: co testo ragionamento, che non ha nulla di peregrino ma dati i tempi può addirittura sembrarlo, dovrebbe poter valere per tutto, sempre.  Quando inizia a non valere affatto affatto, allora ve la stanno facendo dietro, e particolarmente male, per giunta.   

Giuda l'inferno Massimo Troisi Celentano...

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Durante il poco finora passato festival di San Remo (che, detto in confidenza, se vinceva Nanì io ero contento, forse pure Arisa - se vinceva Bobo Rondelli ero contento egualmente di più...), Celentano ha usato parole fortissime contro Giuda, secondo me ingiustamente fortissime, per quanto come tutti ho in simpatia le avventure di Gesù Cristo da Nantucket . E ha usato parole crudissime contro lo strapotere media t ico dell'Inferno. Ingiustamente, ancora, forse. Perché l'inferno va ridefinito, riconcettualizzato, da alcuni big della musica leggera (a mo' di celia, di strizzatina d'occhio, di messaggio in codice)... e lui poteva dargli, visto che va alla televisione ed ha share immorali, una sua dignità media n ica...   Emma invece, sempre parlando di Inferno, ha fatto la sua parte, cioè la parte media t ica, portando tantissimi voti al partito ultrainternazionalista dell'Inferno ché più questi pesciolini ne parlano male, più lo scetticismo sul paradiso si rafforza.

Ėjzenštejn o Fantozzi?

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Rivoluzionario oclocratico russo-genovese prima di una meritoria standing ovation di 92 minuti Io sto con Fantozzi (uno dei miei eroi,veramente) ma non col giudizio in sé su  La corazzata Potëmkin che non l'ho mai vista né sentita, bensì sul fatto che gli aristocratici del minore non ponno rompere il cazzo! ché la qualità non si può imporre! e perché non può essere che è sempre la massa che deve far stare contenti e sollazzati i pochi minori, così se codesti pochi aristocratici di sopra (o di sotto) c'hanno voglia di godere di buona stima presso il pub blico, possono fare pari pari come ha fatto Paolo Villaggio che è un aristocratico del minore, è un grande attore (e la sua saga fantozziana immensa) ma faceva cinema di cassetta, ad industriam, come la saga del ragioniere Ugo Fantozzi da Genova dimostra. Ed oggi non disdegna, sempre Villaggio, perché no?, di andare in tv a dire cose anche abbastanza discutibili, e a cedere cammei che potrebbe non concedere... ma probabilmente

Saviano è forte forte

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Dinamo aspetta l'autobus, assieme ad un signore che fuma fasciato in maniche di canottiera, per andare allo stadio a tifare la p(r)osa più titolata d'Italia...  Tutti i miei lettori lo sanno, da mesi, ed anche il mio pros(it)are suona chiaro, quindi mi ripeto solo per gli ultimi arrivi: Saviano è il mio scrittore preferito; io la penso poi alla stringa di Giuseppe Montesano, non amo chi critica quello che Saviano scrive (ai quali, educatamente, faccio il medio verso); anzi, per me diventa nemico in un tempo piccolo.  Detto questo, aggiungo che Saviano è un giornalista coi fiocchi. Ieri per esempio, un bambino passeggiava col papà giornalaio che saranno state le otto di sera aveva appena messo il lucchetto al chiosco e tirandogli i calzoni, il figliolo, perché piccino e di statura ancora non come i grandi, faceva "papà è vero che Saviano è un giornalista coi fiocchi?", visto che il padre aveva per le braccia i giornalini che hanno sempre i giornalai per i nostalg

Bullismo light, un racconto di Sergio Soda Star

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ho cercato ho cercato, ma non trovo di chi è questa immagine Pubblico di seguito un racconto breve di Sergio Soda Star, tenutario di Immondizie Riunite (che ringrazio per il racconto e per aver aderito tutti al nostro famoso sciopero trollante).  BULLISMO LIGHT in una classe ho un alunno nero che subisce una specie di bullismo light da parte della classe. in pratica spesso improvvisamente lo chiamano e fanno finta di tirargli una cosa addosso e chiaramente lui fa il movimento come se gli stanno tirando una cosa addosso. dicono dos santos!... lui si spaventa ma non gli tirano niente. poi mentre lui cerca di seguire la lezione improvvisamente o il compagno di banco o uno dei banchi vicini gli mettono la mano sull’astuccio come se se lo volessero prendere o rubargli qualcosa. allora dos santos mette pure la sua mano sul suo astuccio e stanno in quella posizione molto tempo, ma anche se dos santos essendo purtroppo interessato alla lezione leva la mano per primo comunque quello

Giampaolo Rugarli, uno scrittore che ci piace assai

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Giampaolo Rugarli "Io ho sempre scritto, d’altronde ai miei tempi era impensabile dire faccio lo scrittore o faccio il giornalista, dunque sono entrato nell’ufficio legale di una grande banca - in cui ho anche fatto carriera amministrativa - sono diventato direttore della sede di Roma e da ultimo direttore del servizio studi della stessa.  Scrivevo comunque sempre, un po’ di contrabbando, finché ad un certo punto mi trovai in rotta di collisione con la direzione generale e l’amministrazione della banca: avvisai delle irregolarità che denunciai all’autorità giudiziaria, ma come spesso succede passai da accusatore ad accusato. Sciolsero la struttura che dirigevo, mi misero a disposizione – in altri termini mi relegarono ad un ala del palazzo in ristrutturazione - e poiché ero dirigente e mi spettavano ancora dei privilegi, fui trasferito qui con la mia segretaria che sferruzzava, mentre io scrivevo  Il superlativo assoluto , il mio libro d’esordio (esordio dovuto a  Claudio Magr

Da Wilders a Borghezio: come sempre, le idee migliori fanno il giro del mondo(!)

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L'europarlamentare leghista (ossimori?) Borghezio ha fatto sapere che sulla falsariga di Wilders, leader xenofobo dell'estrema destra in Olanda che l'ha da poco attuato nel suo paese, la Lega Nord ha intenzione di aprire un sito sfogatoio che " dia la possibilità a tutti i cittadini di segnalare fatti e comportamenti di rilievo inerenti gli immigrati extracomunitari " (parola di Borghezio; grassetto mio). "La maggioranza silenziosa di coloro a cui finora non é stato possibile aver voce per denunciare i fatti, i comportamenti e i guasti sociali ed economici, in una parola il volto negativo di certa immigrazione, troverà finalmente uno spazio per esprimersi e, perché no, potersi sfogare senza l'occhiuto controllo della censura che si abbatte inesorabilmente sulle opinioni sgradite alla cultura dominante " (parola di Borghezio; grassetto mio). "Uno spazio di libertà aperto alla collaborazione di tutti, uomini e donne delle forze dell’ordi

Quando c'è il linguaggio c'è tutto

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bambino di media statura si prepara per andare a scuola mentre guarda  ipnotizzato Mattino five, o fave? Si parlava l'altra sera amichevolmente, vicendevolmente, tra di noi al bar... dice 'sì è vero la televisione non si può tanto guarda pe' quant'è brutt... e produce pure un linguaggio povero, misero... ora, detto tra di noi, prima cosa: il linguaggio televisivo può diventare una risorsa per la gente?' questa prima domanda, gettata a sasso rompi specchio d'acqua, mi piace, dico ' ma certo, infatti si usa come risorsa se tu fai dell'arte contemporanea, della comicità... puoi adoperare il registro televisivo come risorsa... lu problema è mo' a capì chi invece usa il registro televisivo come unico linguaggio... sarà veramente così? può essere che uno tiene solo quello linguaggio lì? a me mi sembra impozzibbole' dice 'no no no... io dico ma se noi con l'anima il corpo la lingua ci facciamo il pensiero, che il pensiero non è altro che com

Il napoletano

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Il Napoletano è l'unica lingua che c'è in Italia a saper portare il comico e il tragico colla stessa immediatezza e la stessa forza espressiva. E' una lingua teatrale propriamente detta.  L'italiano (quello grosso e quello piccolo) sono una fetenzia a confronto, è lingua da scartoffie ministeriali, da appiattimento manzoniano e televisivo: è una lingua per le foglie morte. Gianni Celati, con un po' di provocazione (ma manco tanto) qualche anno fa, disse che fu un errore fare Roma capitale, dove non c'era niente, che molto meglio sarebbe stato fare Napoli capitale dell'Italia.  Chissà forse avremmo avuto uno Stato (mi scuso per la parola) più bello e creativo.  

Un'intervista impossibile, i duecento anni di Dickens

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Manganelli intervista Charles Dickens (interpretato da Carmelo Bene). Ieri 7 febbraio, Dickens compiva duecento anni (sono mica pochi per esser un moderno...).

Uno che appariva alla Madonna che c'entra coi nei-fascisti?

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Qualche giorno fa i neofascisti di CasaPound si sono impossessati per ventiquattro or(ror)e del nome di Carmelo Bene (sotto consenso della sorella, purtroppo) e hanno intitolato la loro casa di intolleranza al genio leccese: Casa Bene. Mica tanto. Il cambio nominativo (h24) era stata una mossa per protestare contro l'azione legale che la figlia di Ezra Pound ha intentato ai loro danni, perché gettano fango sulla memoria e la poesia del padre (la figlia di Ezra Pound doveva aspettare che uno squadrista ammazzasse a freddo barbaramente due ragazzi che facevano il mercato a Firenze per schifarsi di dargli il padre in pasto? Non lo so). Che dei neo-fascisti si siano appropriati di Carmelo Bene è stato una profanazione imperdonabile, un atto sfacciato e ignobile, che dimostra che non sanno assolutamente niente del suo Teatro e di ciò che (non) ha rappresentato, di quanto Carmelo Bene ha espresso come artista e come intellettuale - perché altrimenti non avrebbero scelto lui che non

Il 10 febbraio trolliamo in silenzio. Sciopero nazionale commentatori

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Quando si fermano i troll. Immagini dell'ultimo sciopero del sindacato commentatori oclocratici e troll(2009) Aderisco alla manifestaione e divulgo (come richiestomi, gentilmente, debbo riconoscere per essere un troll), questa email-circolare da parte di Vanni Paronomasia, capo discorsivo del sindacato   Commentatori oclocratici e troll lit(e)-blog e blog tout-court: Da:  Vanni Paronomasia < sindacatioclocratieci-troll-lite-blog@yahoo.it >  A:  "ilpontelunare@yahoo.it" <ilpontelunare@yahoo.it> Inviato:  Mercoledì 1 Febbraio 2012 10:30 Oggetto:  Sciopero generale proclamato eccome Gentile Dinamo Seligneri,  A causa della situazione critica ma critica davvero che noi utensili trollanti della rete siamo  (anche lei anche lei) ognigiorno sempre di più, al giorno d'oggi, costretti a subire, son soprusi, caro lei, son soprusi!...  il sindacato dei commentatori oclocratici e troll che mi  onoro di rappresentare  ha proclamato uno sciopero nazionale dei c

RESTRIZIONE DEL DOMINIO (GOOGLE) DELLA LOTTA

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Sdoppiamento di un blogger nella versione italiana e nella versione di latino I californiani di Google, non so se ne siete stati avvertiti (ma dubito), hanno emanato una bolla normativa tossicissima, secondo me, sui contenuti dei blog della scuderia Blogspot, normativa che ci fa capire che non tira una bella aria in giro pel mondo. Caspita. In sostanza, per non fare il brodo lungo, colle nuove norme sui contenuti geo-localizzati e caserecci ogni blogger ospite della piattaforma Google-Blogspot se la vede col suo governo in primis-di-tutto . Questa nuova norma va a braccetto con l'omologa norma di Twitter che sta facendo parecchio discutere pure issa, a li morté. Come si capisce, c'è un certo puzzo per l'aere, credo sia merda, che mi fa pensare che non saranno anni troppo buoni per la quota di libertà d'espressione che il mezzo Internet può garantire.  Di fatto le nuove disposizioni aiuterebbero le autorità locali di controllo ad oscurare i contenuti non graditi