L'anno di dis-Grazia letteraria duemilaundici si (dis)chiude?

Un immaginario che non mi sconfiffera e convince per niente quello di 1984 di Orwell... 
Ormai non si parla più presso le alte corti letterarie, o quasi più non si parla, di TQ e di divin codini al seguito, impegno e ingaggiamenti sociali. L'anno che se ne va li aveva appesi alla maniglia, erano tutti pronti per entrare, chi doveva entrare sarà entrato, secondo me, l'altri mi spiace restano con noi fumisti fuori all'aperto a fumare, il cortile è grande c'è spazio per tutti.
A chi non è entrato per la porta principale, ricordo che le porte di servizio e quelle di uscita in emergenza sono le più interessanti, specialmente in letteratura: questo è importante dirlo, sempre però che l'uscita di emergenza non produca troppa retorica; non solo, stando fuori in cortile si può fumare insieme intossicandoci reci-prosamente e magari trovare qualche insolito punto di sintesi, tipo: dove mangia la colazione un vero personaggio principale in una racconteria impegnata? e in una racconteria fumista? io credo che la colazione dell'imp(i)eg(n)ato la si fa alla svelta ai distributori Nestlè degli uffici pubblici. Il caffè del fumista è il caffeino al bar o alle prime luci dell'alba, dopo una notte a far bigliardo, oppure a mezzogiorno sotto le coperte alte. L'altro giorno, per esempio, mi sono messo d'accordo con un amico impegnato e abbiamo fatto colazione assieme nel distributore del suo ufficio, distributore accogliente e caldo agghindato alla presepe per la ricorrenza che tutti si sa. Sono tornato a casa, lasciando l'amico alla scrivania col mac book acceso su Documento-Composizione: Paure sottovalutate, La paura fa novanta, Meglio dentro casa che fuori (al cortile? ndr)...
volevo scrivere, tornando a casa, di una cioccolataia da cui presi amore in prestito per qualche tempo fa, invece, tornatomi su il caffè impegnato (acquitrignoso), ho avuto il capo in giro che alle sette di sera avevo sfornato un articolo conservatore per Ezio Mauro dal titolo inequivocabile: Gli artigiani del cioccolato a rischio estinzione. Uno sfacelo.

Per fortuna Mauro non mi risponde... non sia mai un fumista lascia tracce impegnate! Anche tra i fumisti c'è una certa posa da tenere, non possiamo mica cazzeggiare e pazziare come si crede in piazza... siamo serii anche noi, almeno come saverio.

Io però non chiudo la faccia agli amici impegnati (anche n'andasse la mia tessera fumista al fuoco), né li voglio far andare dalla parte mia, la tabagista, vorrei che s'abbandonasse la polemica, per il novo anno nuovo, e ci si dicesse papale papale che dobbiamo fare i cristiani, o i seri come saverio, noi non ci mettiamo più a scherzarli ognidì, loro però la fanno meno sporca. Mi sembra che può andare. Io tanto scrivo per, vediamo, un 7-8 persone in tutto, loro per un 100(0)... patteggiamo una non belligeranza, si può pensare ad un aumento insensibile del mio bacino, ed ad una conservazione del loro. Ci veniamo incontro, senza uscire di bussola, senza troppi inalberamenti, alla fine non si può litigare per le pulci, in giro ci saranno duemila lettori in tutto, lasciamo stare ste cose... La lotta per il paradigma, dite? Paradigma impegnato contro Paradigma fumista? Veramente credete che ci sia da scontarsi per questa puttanata?

Apposto così, quindi.
C'è solo da parlar chiari.
Io durante le feste ricevo telefonate dai parent e parlo sempre chiaro: Esemplificazione di parlar chiaro (ai parenti): "Ehi Din, ciao come va? ci sei alle ore tot, del giorno tit per un tet a tet? sai verremmo per la visita di Natale?" "Quanto tempo pensate di rimanere in casa?" "Il tempo d'una visita, Din, mezzora unora..." "Mezzora, o unora?" "Perché che cambia, Din?" "Cambia la tariffa: se venite per mezzora potete portare solo lo zucchero e il caffè, se state unora scatta la tariffa zucchero-caffè-spumantino dolce e via di questo passo"... ... (pausa telefonica)... ... "E un quarto d'ora?..." - questo è il bello: parlar chiari. Almeno così la penso io.

Gli auguri di rito ortodosso:
Felice anno nuovo a tutti, quindi, che sia un anno di Grazia come tanta ce n'è in giro e poco di dis-Grazia che ce n'è di meno ma non so perché tutti vogliono far credere che ne sia di più, non sarà mica colpa degli scrittori imp.....?

Commenti

  1. ciao Dinamo, che la Grazia sia con te ed anche con me...e con gli altri, certo...

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  2. buon anno di Grazia anche a te, Guignol, e agli altri, certo...

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  3. P.S.:
    e buon anno anche a tutti i lettori del tuo blog :-)

    Io da qualche tempo faccio colazione davanti al pc, ovviamente nel calduccio di casa mia. Chissà in quale categoria rientrerò. ;-)
    Auguro a tutti un anno senza noia, che è la cosa peggiore che possa capitare ad un essere umano: annoiarsi della vita.

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  4. Biancaneve, metti il dito nella piaga. La colazione sta davvero mandando in crisi la riunione tra fumisti e realisti, intenti già da qualche sera a scrivere il loro primo manifesto e fumando, eh, il calumet della pace...
    Sulla colazione però, pare non ci si metta d'accordo.

    Io questa mattina ho mandato in tilt parte del manifesto mangiando latteecaffè accompagnato da tre fette di pane imburrate con crema di pistacchio di Bronte...
    Colazione davanti al pc, forse, la risolviamo prima. Ti faremo sapere, m'hanno detto alla reception.

    Buon anno anche a te, Biancaneve

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