Una saga comunale...
Dall'ultimo Pizzarotti and Friends |
Inizio
a pensare che il sindaco di Parma, il sindaco Pizzarotti delle liste
grilline, l'abbiano fatto vincere per ghigliottinare il Movimento 5 stelle alle future nazionali,
mostrare cioè alle genti d'Italia una miniatura di quello che può accadere se si
allarga il consenso elettorale attorno al movimento di Grillo anche nelle politiche. Il classico soffocamento nella culla.
Per ora Pizzarotti non ha collezionato buone figure, dai
tempi biblici per formare una giunta comunale (46 gg dall'insediamento), alle sue tentennanti idee sui rifiuti e l'inceneritore, al mancato abbassamento dell'aliquota IMU promesso in
campagna elettorale, fino alle non proprio brillanti esternazioni
pubbliche.
Il
bravo ragazzo Pizzarotti ed il suo municipio, poi, sono monitorati microscopicamente almeno una volta al giorno, come una specie protetta, da
molti specialisti della cronaca politica tanto che credo da ultimo si sia parlato di Parma più per il sindaco che per il terremoto o il prosciutto (una controtendenza per il nostro paese)...
Il più bravo a scrivere Pizzarotti però, bisogna ammetterlo, è Paolo Nori
sotto la cui pungente penna il sindaco grillino sta diventando una gustosa
barzelletta a puntate.
Nori infatti è impegnato in una sorta di narrazione a tappe delle sue peripezie, le storielle di Pizzarotti (che escono ahimè su Libero e Il Foglio) dal suo primo ingresso in municipio fino alla simpatica idea di rispondere direttamente lui, di sua spontanea vocità, Pizzarotti, alle telefonate che arrivano in comune (leggere per credere).
Nori infatti è impegnato in una sorta di narrazione a tappe delle sue peripezie, le storielle di Pizzarotti (che escono ahimè su Libero e Il Foglio) dal suo primo ingresso in municipio fino alla simpatica idea di rispondere direttamente lui, di sua spontanea vocità, Pizzarotti, alle telefonate che arrivano in comune (leggere per credere).
Fossi
in Nori, che ha da poco varato un ebook su quello che sta accadendo a
Parma, che si intitola Ma a Parma, cosa succede?, io fossi in Nori,
dicevo, sfrutterei Pizzarotti pure per fare letteratura, tipo per farci
una saga comunale più moderna di quelle di Guareschi... che si potrebbe intitolare Si chiama Pizzarotti, il nostro romanzo. O il nostro sindaco?
Potrebbe essere una buona idea, chissà...
Aspettarsi che il grillume, da chiunque rappresentato, possa amministrare non dico una città o un paese ma un condominio, è come credere che Bersani possa proporre un programma di sinistra. Favole.
RispondiEliminafm
p.s.
Sicuro che il titolo più giusto del post, visti i protagonisti, sia proprio Una "saga" comunale...?
preferivi sit-com? :)
RispondiEliminadai Frà che Bersani è e propone di sinistra. certamente di più di quanto non trapeli dai reality dell'intrattenimento politico.
Per la verità, ero perplesso solo sulla parola "saga": quando c'è di mezzo il grillume, credo occorra cambiare la prima vocale del termine, in modo da renderlo più consono al contesto.
RispondiEliminafm
p.s.
Se Bersani e il suo partito sono di sinistra, io sono la monaca di Monza...
avevo capito, avevo capito ti riferissi alla vocale...mia cara monaca di Monza:)))
Elimina"...mia cara monaca etc. & etc."
RispondiEliminaAllora vuoi dire che Bersani è di sinistra?
Be', a questo punto, evitate di spargere troppo la voce, o il matrimonio anunciato con Casini va a put.
Il tenebroso Pier Luigi e il bel Pier Ferdy: un anore a prima lista!
http://www.carmillaonline.com/archives/2012/07/004379.html#004379
fm
C'è un re fuso, chiedo venia: non *anunciato*, ma *anonciato*, nevvero.
RispondiEliminafm
Frà, so che sembra *un'eresia* ma la cosa più a sinistra che può fare il PD ora è l'alleanza con Casini. Perché con l'alleanza, nel 2013, col cazzo che salgono quelli dell'amore, quelli delle stelle (5), quelli verdi ecc(per non parlare che si dovrà rieleggere il presidente della repubblica, e come vedi il PDL le sta provando tutte in termini di elezione popolare del presidente della repubblica per far salire su B... sperano in un voto populista come alle politiche... perciò sono disposti a richiamare i vecchi caproni per eleggere il presidente della repubblica...).
RispondiEliminaVedi bene che in Puglia quando vinse Vendola, senza la manovra d'alleanza PD-UDC sempre col cazzo che saliva Vendola.
L'unico modo che ha la sinistra per governare, e fare cioè cose di sinistra, è allearsi con Casini. Io mi auguro che si sbarazzino di quello che faceva il poliziotto, il porta-valori, che mi sembra che Casini non ci voglia tanto stare con Di Pietro. Sinceramente anche io trovo, da sinistra, più scandaloso stare con Di pietro che con Casini.
Comunque, spero che dopo la vittoria della sinistra in Francia, arrivi il turno anche in Italia, quando si andrà a votare. Lo stiamo vedendo cosa succede (vedi caso Grecia) quando l'Europa è in mano a governi prevalentemente conservatori e reazionari. E ahimè l'abbiamo visto anche in Italia, cosa vuol dire avere governi come il penultimo.
ps: per me Bersani resta di sinistra, però ritiro il monaca di monza perché anche se per celia è una storia troppo triste che non auguro a nessuno... poi a te assoldato tra le maglie della chiesa proprio non riesco a vedertici, Frà.
Buonanotte
Din, molto semplicemente, io penso che la "sinistra" sia un'altra cosa. Ma niente di che.
RispondiEliminafm
France', si può essere d'accordo che la sinistra è un'altra cosa. Ma cosa? Fosse per me, lo sai che farei, ché quello che hai pubblicato l'altro giorno è anche un trattato di estetica politica. Ma non è per me... Loro, la maggioranza, bramano il ragionevole (ciò che li fa sragionare quasi sempre e schierare a favore del peggio). Adesso, così a occhio, vorrei tutto fuorché B, Storace, Di Pietro e Grillologyani. Vale a dire Bersani, Casini, Vendola. Di meglio non c'è. Comunque, a come stanno le cose, più che non romperti i coglioni dalla mattina alla sera, la politica non può fare. Mi piace un po' Landini, ma gente più esperta mi dice che non è un politico.
RispondiEliminaLM