Una risposta al signor M. che ci scrive da lontano per parlare di immagini elettorali, o forse con intenti morali assoluti
Sono un uomo di provincia con delle piccole macchie di città. Per questo motivo sono anni che quando mi guardo allo specchio velocemente senza nemmeno badarmi vedo un animale chiazzato, maculato, che cammina sopra la superficie riflettente e penso toh guarda quando abitavo in provincia non mi vedevo così, mi vedevo a tinta unita, come una maglia blu col girocollo. O col colletto, 'na polo semplice. Da quando invece sono andato in città mi vedo come un animale tipo un ghepardo, un cane, una zebra. Più passano i giorni più le macchie aumentano per via della città e sopra la maglietta a tinta unita compaiono come dei foruncoli di colore che si mangiano il colore vecchio. Non so di che colore morirò ed è una cosa assai bella. Penso comunque il blu notte o una sorta di verde meticciato come quello del pesto genovese in barattolo. Ma non sono qui per parlare delle mie idiosincrasie. Devo rispondere al signor M, e parlare del mio rapporto colle schede elettorali. Io,
Mi piacque assai quando lo lessi per la prima volta, una decina d'anni fa. Era la risposta naturale alla merda tipo la vita è pur bella alla Mazzantini. Finalmente uno che gliele cantava sode a tutti.
RispondiEliminaPoi però c'è stato un po' il calo. Ma va bene lo stesso.
A suo modo ormai è un classico.
Massimo, io esco proprio da qualche giorno dalla lettura di La carta e il territorio, e credo che quel libro sia un capolavoro. poi per carità non me ne intendo tanto, non sono, a differenza di quanto si dice, un grande lettore quindi può darsi che mi sbagli. Per il resto Houellebecq è una delle proposte letterarie più originali a cavallo di millennio... ha messo in letteratura cose che non c'erano prima, in uno stile inconfondibile, etnografico scientifico direi. peccato che ciò gli comporta una grossa dose di inumanità...
RispondiEliminaciao Massimo
Sono proprio contenta che ti sia piaciuto Houellebecq.
EliminaLa carta e il territorio io l'ho proprio adorato. L'unico che ho trovato un po' "slabbrato" è La possibilità di un'isola", bello nel significato complessivo, ma esagerato in alcuni parti.
Piattaforma pure, vedrai, non ti deluderà.
Io non l'ho ancora letto, ma mi sa che hai ragione, di sicuro H. è il più originale degli ultimi anni.
RispondiEliminaP.S.:
RispondiEliminaNon è male nemmeno il film tratto da Le particelle elementari. Se ti capita guardalo.
@Biancaneve
RispondiEliminail film non posso proprio vederlo perché reputo sia rischioso, siccome devo leggere di H ancora La possibilità di un'isola e Piattaforma temo di farmi condizionare l'immaginativa che mi producono i suoi romanzi.... per me l'ambiente mentale che mi crea un romanzo ed uno scrittore sono fondamentali, e un film è un destabilizzatore, in questo senso.
Sì, è vero. Un film poi ti condiziona per sempre l'immaginario.
EliminaMagari potrai guardarlo dopo.