Ritratto di artista al cubo Non fatevi idee strane che non sono... idee illiberali, o peggio illiberensi, sul mio conto: io sono assolutamente pro, pro rispetto le maxi offerte, pro rispetto alla diversificazione dei prodotti, dei prezzi e via discorrendo, quindi posso andare solo a nozze se per l'attuale legge vigente sul copy right, dal primo gennaio 2012 tutti gli editori si possono sbizzarrire con le opere di Joyce, visto che sono passati gli anni previsti dalla carta (70 dalla morte) per fare il tanaliberatutti editoriale. (Dalla prima edizione a stampa dell'Ulisse sono passati novantanni...). Credo sia un bene variegare la proposta, sempre certo che si tenga in gran cale il contenuto speciale di quello che questi editori trasportano... non che glielo debba dire io, ci mancherebbe. Ho letto che molte case editrici stanno per muoversi, non solo coll'Ulisse, e non poteva essere altri menti... La prima ha iniziato Newton Compton, dando mandato a Enrico...
Boh, io l'ho sempre letto nelle edizioni Adelphi, che però in effetti non paiono appropriate per Simenon, proprio esteticamente intendo.
RispondiEliminaGrandiosa l'intervista, da annotare parola per parola. :-)
Secondo me, invece, il problema delle edizioni Adelphi, con Simenon, è etico, non estetico. La estremizzo un po', ma è come se avessero tolto alla gente uno scrittore di qualità per la gente, consegnandolo al lettore elitario.
RispondiEliminaStanno facendo uguale con Sciascia...
Sì, in effetti, hai ragione... avevo capito che tu indessi questo. ;-)
Elimina(ma parlando di estetica intendevo anche questo... le rilegature e copertine di Adelphi infatti sono troppo minimaliste-patinate-radical-chic).
Dicono che i dorsi adelphiani siano perfetti per arredare una stanza (presumo borghese)
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