Simpatetici

casa con vista fotografo
I poeti (non le poesie, ma spesso anche loro) mi nauseano. Ovviamente preferisco ai poeti la gente, ma non la gente ricca. Ai ricchi preferisco i poeti (poveri). Ai poeti (poveri) preferisco i poveri. Tra i poveri preferisco i contadini, poi quelli che non hanno studiato se non un minimo (perché quelli che hanno studiato un massimo sono micidiali) e i cialtroni poveri che oltre ad essere poverissimi fanno delle cose che pochi possono immaginarsi, almeno di non esserci tagliati dal cordone. Ma ai poeti (le persone, non le poesie) per tornare a noi, e specialmente ai poeti ricchi che scrivono versi liberi, io preferisco addirittura i direttori di giornali che notoriamente odio. Gli scrittori mi stanno più simpatici dei poeti e pure i teatranti. Insomma, si sarà capito, i poeti ricchi accademici liberi traduttori di altri poeti e scarrafoni sono nei posti più laterali sopra la traversa delle mie simpatie. Ivi compresi i cantautori la cui parola è aberrante. Tranne Piero Ciampi.

Un bel poetare stornellatore, qui... ché gli stornelli mi piacciono...
oppure quest'altra ancora di Landolfi

Nun giocheno l'ucelli all'ari'esterna?
Nun giocheno li pesci in fonno ar mare?
Dunque io vojo giocà quanto me pare
E giocamme, si mai, la vita eterna

Commenti

  1. Già, Piero Ciampi. Ho avuto modo di scoprirlo tempo fa grazie ad un bellissimo articolo letto su un blog che seguo (ti metto il link dell'articolo, perché quando cito lo faccio doviziosamente) e me ne sono innamorata:

    http://almancoprov.blogspot.com/2011/06/straniero-comunque-una-lettura.html

    e poi qui (l'articolo è diviso in due parti):

    http://almancoprov.blogspot.com/2011/06/straniero-comunque-una-lettura_26.html

    Ti ho seguito fin qui dal commento che hai lasciato su Minima et Moralia (dove ho lasciato una replica). Mi piace scoprire nuovi blog e nuovi modi di pensare.
    Mi piace seguire le poche tracce interessanti che trovo nella rete fino ad arrivare al nascondiglio da cui - sovrastate da tanto ciarpame che affiora - provengono.

    Un saluto

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  2. La dice Carlo, ma è di Roberto. Io la poesia la capisco poco. Però Altamante Logli lo capivo, uno dei più bravi poeti in ottava, morto pochi anni fa: ci si divertiva a tenello con noi, tante volte a cena; lui, lo stesso, si divertiva con noi, anche se ci considerava un po' intellettivi, ché lui gli era contadino... Una sera mi prese da parte e mi disse, magari a rimprovero che sfarfallavo di qua e di là, che lui aveva fatto all'amore solo con la su' moglie per sessant'anni: 'un l'ho mai voluta fa soffrire. C'ènno tanti modi di fa' poesia...

    Anche Cavallo, capivo, che a dirle era anche superiore che a scrivere.

    No pe' vantarci, vero... ma ci frequentava anche uno che potrebbe essere l'erede di Ciampi, che ci cantava il repertorio di Ciampi medesimo pe' notti intere. Gli si produsse di forza anche il recital, che fece quattro sere di seguito in un teatrino, mai visto nulla di simile in grandezza: fu chiaro a tutti che con quel lavoro poteva emozionare platee mondiali... ma poi non lo volle più fare, disse che Ciampi lo faceva soffrire troppo...

    Ciao Dinamo.

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  3. ...i contadini non mi sembrano tanto poveri, almeno dalle mie parti...

    esistono ancora i cantautori?

    ciao

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  4. @Rita, grazie d'essere passata e d'avermi postato i link, un bel saggio su Piero Ciampi.
    un saluto

    @Larry, Cavallo era un grande poeta; metto il link del tuo blog dove sta una sua poemettata in prosa:

    http://accademia-inaffidabili.blogspot.com/2010/12/item-3-di-victor-cavallo.html


    @guignol, cantautore è una parola che non ha senso per me... mi fa venire l'orticaria... Giovanotti è un cantautore, no?

    comunque, sui contadini, io ne conosco parecchi che so' poveri e si arrangiano tra mercatello e penzioncina da cinque centini. conosco pure chi alla penziona ancora non ci rriva et anzi è giovane e non cava una carota dal buco. però, è successo, chi è restato alla campagna è un proprietario che ha comprato la terra svenduta... molti contadini poveri sono diventati carpentieri, qualche generazione fa, attraverso i figli.
    ciao

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  5. Io mi intendo solo di calcio, lo dicevano tutti.
    Allora, tra una squadra ricca e una povera, preferisco la ricca così può comprare tanti fenomeni che menano la palla in rete.
    Però poi la squadra ricca, dopo tante partite colle squadre povere che perdono, si annoiano. E diventano meno brave delle povere... ma così fanno crescere il rammarico perché noi sappiamo che sotto la pelle sono forti.
    Le squadre che hanno la fame, mi piacciono di più. Ricche e povere, come i cantanti di sarà perché ti amo.
    Così vengo al punto, per me: io capisco la poesia, se fatta coi piedi. Se è fatta colle mani, è fallo e non c'è poesia.
    Capito come la penso io?
    e buonanotte ai poeti

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  6. Zagor di Zagabria mi garba come la pensa.

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  7. Io non conosco contadini, ma mi piacerebbe ...
    Poeti, l'unica che ho frequentato da vicino, ha cancellato tutta la stima che avrei potuto avere per siffatti operatori dello spirito ...
    La gente ... chi la conosce la gente?
    La poesia è dovunque non ci siano p(o)eti.
    Mi piacciono quelle di Bukowski perché non sono poesie ... ma feriscono.
    Per il resto raccatto bellezza dove posso.
    Piero Ciampi è grande e struggente ... una volta si poteva essere grandi e struggenti ...

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  8. quoto le poetiche di zagor e Anonimo, però la poesia ha momenti p(o)etici...

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